Welfare Aziendale

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Cosa bisogna sapere sul
Welfare Aziendale

 

Welfare AziendaleSiamo entusiasti di introdurre il nostro nuovo servizio di piani welfare, sviluppato in collaborazione con Well-Work. Questa partnership è stata creata con l'obiettivo di migliorare e semplificare il processo di gratificazione e di benessere dei dipendenti, offrendo al contempo un'esperienza più completa all'interno della nostra azienda.

Come saprai c’è una grande opportunità di erogare fino a 3mila euro (esenti da tasse e contributi) entro soglia Fringe Benefit (per chi ha figli a carico), ma fino al 31/12/2023. Per il 2024 è previsto che la extra soglia sia fissata a 2mila euro, sempre per chi ha figli a carico

Perché il nostro nuovo servizio è straordinario:

Facile: Ora i dipendenti possono accedere ai loro benefit in modo semplice e intuitivo, grazie a una piattaforma accessibile da qualsiasi dispositivo: telefono, tablet o PC.

Completo: La gamma di servizi e prodotti a disposizione copre appieno le esigenze dei dipendenti. Vasto assortimento di Buoni acquisto di vari Brands, per la versione Light.

Convenzioni con centinaia di strutture sanitarie, prenotazione diretta per hotel e trasporti, opzioni per le vacanze, con la possibilità di richiedere rimborsi, nella versione Full.

Nessuna richiesta rimarrà insoddisfatta: tra centinaia di brands in piattaforma troverai i più noti e diffusi come Amazon, Eni, Q8, Tamoil, Famila, MD, Ikea, OVS, Decathlon, Prenatal, Bimbo Store, Zalando, Asos, Toys Center, Foot Locker, Carrefour, Mango, H&M, Mediaworld, Brums, Acqua e Sapone, Amica Farmacia, Primark, Nike.com, Terranova, UCI Cinemas, Chili-cinema, GameStop, Douglas, Mondadori, Feltrinelli, Libraccio, Hoepli, Volagratis, Trenitalia, Nau!, Love the Sign, TheFork, Interflora, e Nespresso.

Sicuro: La privacy dei dipendenti e la sicurezza dei loro dati sono di fondamentale importanza. La piattaforma rispetta i più elevati standard di sicurezza e criptazione degli accessi ed è completamente conforme al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Flessibilità nell'investimento: L’azienda non ha minimi di spesa. 

Attiva la Piattaforma Light: ha un costo di gestione per l'azienda pari all'1% delle somme messe a disposizione dei dipendenti. Questa è un'ottima e facile soluzione per iniziare a offrire benefici ai dipendenti.

Vuoi sfruttare al massimo i benefici del Welfare aziendale? In tal caso, saremo pronti a predisporre un regolamento aziendale e a migrare verso la versione Full della piattaforma, offrendo ulteriori vantaggi ai dipendenti. In tal caso sarà opportuno organizzare una preventiva presentazione per comprendere le regole, gli adempimenti necessari, i vincoli ed i vantaggi.

Cos’è il welfare aziendale?

Il termine welfare, in italiano, significa benessere: quando si parla di Welfare State ci si riferisce alle politiche assistenziali pubbliche che un Paese prevede per i propri cittadini, allo scopo di favorire il benessere delle persone e migliorare le loro condizioni di vita.
Lo stesso concetto viene riproposto nel mondo del lavoro.
Con welfare aziendale si indica l’insieme di iniziative, beni e servizi messi a disposizione dall’impresa come sostegno al reddito per accrescere il potere di spesa, la salute e il benessere del dipendente. 
I benefit oggetto del welfare aziendale possono essere i più svariati: dai rimborsi per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico, a prestazioni destinate alla previdenza complementare. 

Welfare aziendale e inquadramento normativo

Il welfare aziendale è regolato dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi e da alcune Leggi di Bilancio.
Il TUIR con gli articoli 49, 50, 51 e 52 dà l’inquadratura per quel che riguarda il reddito da lavoro dipendente, mentre l'articolo 12 prevede l’estensione dei benefit ai familiari. 
Le leggi di bilancio che regolamentano la materia sono: 
- Legge di Stabilità 2016: prevede l’uso dei voucher come forma di trattamento welfare e riserva al premio di risultato un trattamento agevolato;
- Legge di Bilancio del 2017: a partire da questo provvedimento i premi di risultato possono essere convertiti in credito welfare, essendo così completamente esentasse;
- Legge di Bilancio del 2018: introduce nel paniere dei servizi acquistabili con credito welfare anche il trasporto pubblico. 
La quota di fringe benefits dispensabili al dipendente ha un limite, stabilito dall’articolo 51 del TUIR: questo prevede che il limite annuo sia di 258,23 euro. 
Questa quota, se sotto il limite previsto, non concorre alla formazione del reddito del dipendente ed è completamente detraibile dal reddito d’impresa per il lavoratore. 
A differenza di altri tipi di finanziamento del welfare aziendale, i fringe benefits possono essere assegnati a discrezione del lavoratore anche solo ad un dipendente, non vi è perciò il vincolo dell’assegnazione della quota ad un’ intera categoria di lavoratori.

Come viene erogato il welfare aziendale?

I benefits derivanti da piani di welfare aziendale sono erogati attraverso specifiche piattaforme, che sono i mezzi attraverso cui è possibile spendere il credito welfare che un’azienda mette a disposizione dei suoi dipendenti. 
Ogni provider di welfare aziendale mette a disposizione dei clienti la sua piattaforma, quindi questa differisce in base alla scelta dell’azienda.
Per accedere alla piattaforma sono necessarie delle credenziali personali, che vengono attribuite a ciascun dipendente all’attivazione del piano welfare. 
Un piano di welfare aziendale permette al dipendente di godere di servizi per la persona e la propria famiglia che mirano a offrire il benessere sul posto di lavoro e nella vita privata.
L'obiettivo di un piano di welfare oggi è fornire ai dipendenti strumenti capaci di sostenerne il potere d’acquisto e le necessità familiari.
Il dipendente ha a disposizione un credito welfare a partire dal momento in cui la sua azienda attiva un piano welfare con un provider.

Come si attiva un piano di welfare? 

Elaborare un piano di welfare non è assolutamente una cosa semplice: è infatti un’attività articolata, che va affidata a professionisti esperti dell’ambito, in grado di conciliare le esigenze del datore di lavoro e le richieste e i bisogni dei lavoratori in un unico piano.
Inoltre, affinché un piano di welfare sia veramente efficace, è necessario formare i dipendenti nell’ottica di rendere funzionante al massimo la possibilità data.

Regolamento: i vantaggi 

Quando un’azienda attiva un piano welfare con un provider specializzato si possono alternativamente presentare due situazioni:

  • nel caso in cui la quota welfare sia prevista da CCNL o sia un premio di risultato, il piano è attivabile senza la scrittura di un apposito regolamento in quanto le disposizioni sul rapporto dipendente-datore di lavoro sono contenute nel contratto;
  • nel caso in cui invece la quota sia erogata volontariamente dall’azienda, questa può decidere se regolare i rapporti con i dipendenti attraverso un regolamento.

Per l’azienda che decide di stipulare un regolamento, oltre all’esenzione totale da tasse e contributi, è prevista un’ulteriore agevolazione: le aziende che decidono di percorrere quesra via infatti godono della totale deducibilità del reddito d’impresa e delle spese legate al welfare, che senza regolamento sarebbe limitata al 5x1000 del lavoro dipendente A stabilire questo è l’articolo 95 del TUIR, che prevede che tutto ciò che l’azienda fa a titolo volontario, quindi non obbligata da alcuna disposizione, venga detratto con il 5x1000 da lavoro dipendente.

Come si può spendere il credito welfare?

Su una piattaforma di flexible benefits si ha la possibilità di spendere il proprio credito in molti modi diversi: è possibile acquistare buoni e gift card per la spesa quotidiana o il carburante, prenotare viaggi o iscriversi in palestra, richiedere dei rimborsi per spese scolastiche o utenze domestiche o investire la propria quota in piani sanitari o fondi pensionistici integrativi. 

Fonti di finanziamento

Le fonti di finanziamento del welfare si suddividono innanzitutto in due categorie: welfare obbligatorio e welfare volontario.
Questa distinzione in due macro-categorie viene fatta perché a seconda della natura dell’erogazione cambia il trattamento fiscale riservato all’azienda.
Nel caso di welfare obbligatorio la deducibilità dal reddito d’impresa della quota erogata è totale.
Nel caso invece di erogazioni fatte a titolo volontario la deducibilità non è totale, ma nella misura del 5‰ delle spese per lavoro dipendente.
 In entrambi i casi le prestazioni di welfare non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Le fonti di finanziamento del welfare sono quattro.
I tipi di welfare obbligatorio sono due:
- Quota da CCNL: Negli ultimi anni alcuni contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL) hanno previsto l’introduzione di misure di Welfare obbligatorie per tutte le aziende del comparto.
Nello specifico, i CCNL in questione hanno fissato un importo Welfare che il datore di lavoro deve obbligatoriamente riconoscere al dipendente nel corso dell’anno attraverso l’acquisto dei beni e servizi previsti dal TUIR.  
- Premi di risultato: In presenza di specifici accordi aziendali, i premi di risultato possono beneficiare di una tassazione agevolata (5%)  ed essere convertiti in beni e servizi welfare.
I tipi di welfare volontario sono anche due: 
- Welfare on top: Viene erogato volontariamente dall’azienda in base a specifici regolamenti aziendali. Può essere destinato alla generalità dei collaboratori, oppure sostituire forme di premialità.
- Liberalità: Sono erogazioni di denaro concesse dal datore di lavoro che si effettuano in occasione delle festività o di ricorrenze e sono dirette alla generalità o a intere categorie di dipendenti.

 

Se sei interessato ad approfondire questi servizi, scrivi a info@augusteastp.it

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